Juve: vince ancora per continuare a vincere… Berlino arriviamo
Tutti la snobbano e poi tutti la vogliono. Juventus e Lazio gareggiano la 68a edizione della Coppa Italia, all’Olimpico tutto esaurito e grande atmosfera. In casa bianconera le aspettative sono altissime, l’ultimo trionfo nella coppa nazionale risale al 1995 Juventus-Parma 1-0 e Parma-Juventus 0-2. Allegri vuole la “decima“, cerca la doppietta, sarebbe la terza nella storia della Juve, ed insegue il sogno “triplete“. La Lazio, invece, è ferma a quota sei nell’albo d’oro del trofeo e la prospettiva di portarsi a meno due dai cugini giallorossi stuzzica parecchio. Novità negli schieramenti titolari. La Juve si affida a Storari dal 1′, poi formazione tipo con Pogba a centrocampo e il tandem Llorente – Tevez in attacco. Panchina per capitan Mauri, nella Lazio spazio a Gentiletti, Cataldi e, ovviamente, Miro Klose.
LA PARTITA
Atteggiamento subito aggressivo di Juve e Lazio. Llorente fermato in fuorigioco su un lancio in profondità. Rispondono i biancocelesti aggressivi con grande intensità a centrocampo. Tempo di posizionarsi e la Lazio passa. Minuto 4’ il gol RADU. Perfetto il colpo di testa in torsione del capitano biancoceleste, Storari intuisce ma non trattiene. L’Olimpico è una bolgia, la Lazio vola sulle ali dell’entusiasmo. Qualche errore di troppo nella manovra bianconera. La Juventus non ci sta, al minuto 11’ arriva il gol con CHIELLINI. Da un capitano all’altro, punizione di Pirlo, sponda di Evra e acrobazia vincente di Chiellini. Partita che si prospetta bellissima, ritmi alti, aggressività e continui capovolgimenti di fronte. La Lazio mantiene comunque alto il proprio baricentro. Allegri non è soddisfatto, la Juve continua a sbagliare diversi appoggi a centrocampo. Alla mezz’ora ne approfitta la Lazio. Azione in velocità, che va al tiro con Cataldi, conclusione debole e centrale. Storari para senza difficoltà. Anche qui Pioli richiama Cataldi che avrebbe voluto un tiro di potenza e non di precisione. Nel frattempo ci sono gli imbecilli di turno che disturbano Storari con raggi laser, tant’è che lo speaker dell’Olimpico è costretto ad annunciare i dovuti richiami. Minuto 32’ grande leggerezza di Pogba che serve involontariamente Parolo di petto. Il centrocampista laziale carica il tiro da fuori area con pallone di un soffio a lato. Una manciata di minuti alla fine con la Lazio continuamente in proiezione offensiva. La Juve, invece, vive di fiammate. Minuto 42’ che rischio per la Lazio, un rimpallo per poco non beffa Berisha, come sempre piuttosto avventato nelle uscite. Finisce con la Lazio in avanti che ha battuto un angolo sprecandolo male. Partita bella ma con poche occasioni sia da una parte che dall’altra. Lazio che con il gol aveva dato l’illusione ai propri tifosi di poter amministrare il vantaggio, ed invece è uscita la Juventus che pareggiando nel giro di pochi minuti ha avuto il tempo di organizzarsi senza creare più pericoli verso la porta di Storari. Partita estremamente equilibrata. Dopo le due reti iniziali, generate a seguito di calci piazzati, le due squadre hanno chiuso i varchi e sono state pochissime le occasioni da gol concesse. Risultato giusto e finale fin qui piacevole.
RIPRESA
Nessun cambio nelle formazioni al rientro dagli spogliatoi. Si ricomincia con gli stessi ventidue. Possesso palla di marca biancoceleste i ritmi bassi in questi primi minuti della ripresa, ma come si carbura si aumenterà di brutto! In effetti al minuto 7’ azione della Juventus con Llorente non sfruttata dai compagni di squadra. Il gioco è piuttosto spezzettato, si lotta principalmente a centrocampo. Al 12’ buon tentativo di testa firmato Pogba su assist di Lichtsteiner, risponde la Lazio dalla distanza di Parolo, palla sul fondo. Partita che ora si incattivisce, nel giro di pochi minuti ammoniti Evra e Bonucci per la Juve, mentre la squadra di Allegri sembra ferma mancano le idee, mentre la Lazio insiste, ma i varchi offensivi rimangono comunque sempre pochi, anche se la Juventus prova lo sfondamento per vie centrali ancora con Llorente e Vidal, ma nulla di fatto. Al 25’ arriva il primo cambio della partita per la Lazio. Fuori Radu per infortunio dentro Mauricio. Pochi minuti e risponde la Juventus. Minuto 33’ Allegri si cautela in vista della finale Champions out Pogba entra Pereyra. Al 34’ Pioli impazzito in panchina. Contropiede sprecato malamente da Felipe Anderson. Al minuto 38’ arriva il cambio della Lazio. Pioli fa entrare Diordjevic per Klose. Al 39’ Occasionissima per la Lazio proprio per Djordjevic che sbaglia una facile conclusione di sinistro sull’uscita di Storari. Nel frattempo Allegri manda in campo Matri che rileva Llorente. Siamo a pochi minuti dalla fine e poi saranno supplementari. Al 42’ arriva il gol di Matri ma è se pur di poco, si trova in fuori gioco. La partita è finita, ci sono solo tre minuti di recupero dove Tevez mette i brividi a Berisha con un destro potente dal limite sinistro dell’area, per fortuna della Lazio la palla va sul fondo. Finisce qui il secondo tempo che in pratica e la fotocopia del primo, con le squadre che si sono annullate a vicenda. Mancate anche il questo secondo tempo le palle gol ad eccezione quella avuta dalla Lazio con Diordjevic che non l’ha saputa sfruttare al meglio. Tra Juventus e Lazio i tempi regolamentari terminano sul punteggio di 1-1. Per assegnare la Coppa Italia 2014-15 edizione n. 68 sono dunque necessari quantomeno due tempi supplementari. Nell’eventualità in cui dovesse persistere un risultato di parità anche alla fine dei 2 extratime, la gara verrebbe decisa ai calci di rigore. Il trofeo lo vincerà chi avrà più forza nelle gambe.
INIZIA IL PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE
Lazio sfortunatissima al 4’, clamoroso doppio palo di Djordjevic, con un sinistro spaventoso da fuori area del numero 9 biancoceleste che si stampa prima sul palo destro e poi su quello sinistro, Pioli si dispera dalla panchina. Passano pochi minuti, e al 7’ segna la Juventus. Matri si avventa su una palla vagante ai 12 mt e piazza un tiro che s’infila nell’angolo alla sinistra di Berisha. Da gol mancato della Lazio a gol subito, questa e l’amara legge del gol che manda nello sconforto più totale tutta la panchina di Pioli che sono ammutoliti e panchina bianconera in festa, escluso Allegri che non esulta avendo poco prima provato la sensazione del gol subito. Nell’azione del gol viene ammonito Matri per aver esultato tagliandosi la maglietta.
SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE
Inizia con un cambio per la Lazio fuori Keita dentro Vrij. Su azione della Juventus di Teves che si invola sulla sinistra Candreva commette a centro area un fallo su Vidal giudicato da giallo. Al 5’ è Pirlo su punizione che impegna Berisha che respinge di pugno. Pressione laziale, ma la Juve si difende con ordine e attenzione. Arriva anche l’ultimo cambio per Allegri. Fuori Lichtsteiner, dentro Padoin. Sul finire di gara arriva un tiro esterno di Tevez da fuori area, palla che va fuori.
E’ stata una bella partita interpretata bene dai due tecnici, e messa in opera in modo ottimale dai propri giocatori. Poche occasioni, da entrambe le parti e con tanta tecnica in campo. La Lazio ha tenuto benissimo per tutti i 120 minuti, forse ai punti avrebbe meritato basta pensare la doppia occasione con Diordjevic. La Juventus è stata più cinica sotto porta e sfruttato al meglio le occasioni avute. La Coppa Italia 2014/2015 va meritatamente alla Juventus.
Chiellini a fine gara: ”Oggi abbiamo fatto una grandissima partita abbiamo trovato una squadra che ci ha messo in grande difficolta. Era 20 anni che mancava questa coppa ed ora c’è la godiamo”
Allegri a fine gara: “ La Lazio ha fatto una grande partita. Siamo stati bravi noi e loro. Loro sono stati sfortunati nel doppio palo e noi siamo stati bravi a segnare. Il calcio è fatto di episodi.”