QUATTRO ANNI DI TRIONFI.
Si divertono come quando fantasticavano un club tutto per loro, per i tifosi juventini del paese e del circondario.
Sul gruppo whatsapp i soci fondatori lanciano proposte e risolvono quesiti quotidiani come fossero a capo di una piccola azienda di famiglia. Ecco, famiglia, appunto: il Club in quattro anni è diventato questo e al suo interno lo ha dimostrato facendo gruppo attorno a persone e questioni delicate che vanno oltre lo sport, oltre il ludico e sfiorano il cuore graffiandolo di malinconia.
“Un gruppo impegnato nello sport è oggi un nucleo che ha responsabilità morali e civili” ha detto il presidente Arturo Timpiccioli. Oggi inoltre non puoi entrare in una realtà sociale come il Centro Coordinamento Club DOC torinese e agire come se avessi aperto un qualsiasi circolo, perché sei sottoposto a vincoli, oneri, leggi e ci metti davvero la faccia davanti a tutta Italia. Rocco Totino, vicepresidente, e i suoi fedelissimi dai vari ma precisi incarichi, sanno bene che il rapporto con la sede centrale, la burocrazia ed i tesserati, è continuo ed importante. “Se accetti l’incarico sei in casa Juve a tutti gli effetti, non puoi sbagliare ma ne godi anche in termini di vantaggi e possibilità, perchè il calcio regala soddisfazioni che vanno ben oltre la singola vittoria” chiarisce Totino.
Poi c’è la gara, la sua preparazione tra le mura del club dove anche pulirlo e modificare qualche dettaglio diventa una sfida. A Natale ci sono i prescelti per la realizzazione dell’albero (inutile dirvi il colore delle palline) e a Pasqua tutti a spremersi le meningi su cosa mettere dentro al grande uovo che verrà poi riffato. In estate bisogna sempre inventarsi qualcosa per non lasciare il Club chiuso, anche perchè a molti manca la consueta passeggiata per gustare il caffè davanti al murales dello storico capitano, ad altri viene voglia di visitarlo per la prima volta perchè in inverno risiedono fuori.
E in questo periodo? Il solito fermento! Le domande sono: quando gioca la Juve, cosa fare prima, durante e dopo?Beh in caso di partita alle 12:30 c’è sempre la proposta di pranzo al club, con il beneplacito delle mogli che rinunciano alla domenica in famiglia. La partita serale ha un intermezzo culinario, un finale tra i pronostici del successivo turno, un aggiornamento del fantacalcio del Club DOC e un commiato di brindisi che sia di buon augurio per il futuro. Prima della gara non c’è molta cabala da rispettare, quella la si lascia ai napoletani. Sicuramente c’è molta attenzione alla pulizia e alla sistemazione delle sedie, al controllo audio e video, la presenza degli alimenti più richiesti ed uno spazio consono per i bambini. Loro sono i primi DOC! La presenza dei più piccoli e del gentil sesso rasserena gli animi più concitati e pone attenzione ad evitare il linguaggio da stadio. Detto questo, ecco il fischio d’inizio.